Matrimoni: La rilevazione sui matrimoni, di fonte Stato Civile, è stata istituita dall'Istat nel 1926. È un'indagine individuale ed esaustiva, che ha per oggetto tutti i matrimoni della popolazione presente e consente di analizzare il fenomeno della nuzialità in relazione alle principali caratteristiche socio-demografiche degli sposi.
La sua realizzazione si basa sul modello Istat D.3 compilato dall'Ufficiale di Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato. Il modello è diviso in due parti: notizie sul matrimonio e notizie sugli sposi. Per ciascun evento, nella sezione dedicata al matrimonio si rilevano: la data, il rito di celebrazione (religioso o civile), il comune di celebrazione e il regime patrimoniale scelto dagli sposi (comunione o separazione dei beni). Le notizie rilevate per ciascuno sposo riguardano: la data di nascita, il comune di nascita, il comune di residenza al momento del matrimonio, il luogo di residenza futura degli sposi, lo stato civile precedente, il livello di istruzione, la condizione professionale, la posizione nella professione, il ramo di attività economica, la cittadinanza.
Le modifiche più recenti al modello sono state effettuate nel 1995, con l'inserimento della variabile sul regime patrimoniale e nel 1997 con il perfezionamento dell'informazione sulla cittadinanza, chiedendo di specificare, quando italiana, se "per nascita" o "acquisita".
Gli indicatori che non prevedono al denominatore l'utilizzo della popolazione (matrimoni civili - valori percentuali, regime di comunione dei beni - valori percentuali, matrimoni con almeno uno straniero - valori percentuali, sposi/e al secondo matrimonio o successivi - valori percentuali) sono stati calcolati secondo tre differenti classificazioni territoriali:
- Secondo la classificazione vigente nel 2017 (107 province);
- Secondo la classificazione vigente al momento del Censimento del 2011 (110 province);
- Secondo la classificazione vigente nell'anno in cui il matrimonio è stato celebrato, nel caso in cui fosse diversa da quella del 2017 e del Censimento del 2011 (103 province per il 2004 e il 2005, 107 province per gli anni che vanno dal 2006 al 2009).
Matrimoni: La rilevazione sui matrimoni, di fonte Stato Civile, è stata istituita dall'Istat nel 1926. È un'indagine individuale ed esaustiva, che ha per oggetto tutti i matrimoni della popolazione presente e consente di analizzare il fenomeno della nuzialità in relazione alle principali caratteristiche socio-demografiche degli sposi.
La sua realizzazione si basa sul modello Istat D.3 compilato dall'Ufficiale di Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato. Il modello è diviso in due parti: notizie sul matrimonio e notizie sugli sposi. Per ciascun evento, nella sezione dedicata al matrimonio si rilevano: la data, il rito di celebrazione (religioso o civile), il comune di celebrazione e il regime patrimoniale scelto dagli sposi (comunione o separazione dei beni). Le notizie rilevate per ciascuno sposo riguardano: la data di nascita, il comune di nascita, il comune di residenza al momento del matrimonio, il luogo di residenza futura degli sposi, lo stato civile precedente, il livello di istruzione, la condizione professionale, la posizione nella professione, il ramo di attività economica, la cittadinanza.
Le modifiche più recenti al modello sono state effettuate nel 1995, con l'inserimento della variabile sul regime patrimoniale e nel 1997 con il perfezionamento dell'informazione sulla cittadinanza, chiedendo di specificare, quando italiana, se "per nascita" o "acquisita".
Gli indicatori che non prevedono al denominatore l'utilizzo della popolazione (matrimoni civili - valori percentuali, regime di comunione dei beni - valori percentuali, matrimoni con almeno uno straniero - valori percentuali, sposi/e al secondo matrimonio o successivi - valori percentuali) sono stati calcolati secondo tre differenti classificazioni territoriali:
- Secondo la classificazione vigente nel 2017 (107 province);
- Secondo la classificazione vigente al momento del Censimento del 2011 (110 province);
- Secondo la classificazione vigente nell'anno in cui il matrimonio è stato celebrato, nel caso in cui fosse diversa da quella del 2017 e del Censimento del 2011 (103 province per il 2004 e il 2005, 107 province per gli anni che vanno dal 2006 al 2009).