Principali aggregati trimestrali di Contabilità Nazionale - edizioni ottobre 2014 - agosto 2019
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Il 3 ottobre 2014 l’Istat ha rilasciato le nuove serie annuali dei conti nazionali basate sul nuovo Sistema Europeo del Conti (SEC 2010). Allo stesso tempo, come in altri paesi europei, le serie storiche dei conti nazionali sono state oggetto di una revisione straordinaria, la quale ha beneficiato di miglioramenti nei metodi e nelle fonti (ad esempio, le nuove stime della bilancia dei pagamenti elaborate dalla Banca d’Italia sulla base del nuovo manuale (BPM6)).

Valore aggiunto: il valore aggiunto è dato dal valore della produzione meno il valore dei costi intermedi; consente di misurare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi disponibili per gli impieghi finali.
Valore aggiunto ai prezzi base: Il valore aggiunto ai prezzi base è il saldo tra la produzione ai prezzi base e i costi intermedi valutati ai prezzi d'acquisto. Il prezzo base è l'ammontare che riceve il produttore dalla vendita di un bene o servizio, al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti.
Valore aggiunto al costo dei fattori: il valore aggiunto al costo dei fattori è calcolato sottraendo dal valore aggiunto ai prezzi base le imposte sulla produzione e aggiungendo i contributi alla produzione.

Redditi da lavoro dipendente, retribuzioni e contributi sociali: i redditi da lavoro dipendente (D1) sono definiti come il compenso complessivo, in denaro o in natura, riconosciuto da un datore di lavoro a un lavoratore dipendente, quale corrispettivo per il lavoro svolto da quest'ultimo durante il periodo contabile. Sono ripartiti in: retribuzioni lorde (D11): retribuzioni in denaro, retribuzioni in natura; contributi sociali a carico dei datori di lavoro(D12): contributi sociali effettivi(D121), contributi sociali figurativi(D122).

Consumi delle famiglie: La stima della spesa per consumi finali delle famiglie è il risultato di un complesso lavoro di elaborazione ed integrazione di fonti diverse, quali la rilevazione Istat sui consumi delle famiglie italiane, l'indagine Istat multiscopo, i risultati del cosiddetto "metodo della disponibilità", nonché dati di fonte amministrativa. Per il calcolo degli aggregati in volume, si utilizzano gli indici dei prezzi al consumo. La spesa per consumi finali delle famiglie è presentata secondo la classificazione COICOP (Classificazione dei consumi individuali per funzione) e per durata.

Investimenti fissi lordi: Gli investimenti fissi lordi sono costituiti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti.

Costi e margini per branca di attività economica:
Deflatore dell'output al costo dei fattori:E' ricavato implicitamente come rapporto tra la produzione al costo dei fattori a prezzi correnti e la produzione al costo dei fattori concatenata, con anno di riferimento 2010.
Deflatore dell'input ai prezzi d'acquisto:E' ricavato implicitamente come rapporto tra i costi intermedi ai prezzi d'acquisto correnti e i costi intermedi ai prezzi d'acquisto concatenati, con anno di riferimento 2010.
Costo del lavoro per unità di prodotto:E' dato dal rapporto tra redditi da lavoro dipendente (somma di retribuzioni lorde e oneri sociali) e la produzione.
Costi variabili per unità di prodotto:Sono dati dal rapporto tra la somma dei redditi da lavoro dipendente e i consumi intermedi e la produzione.
Mark-upE' dato dal rapporto tra il deflatore dell'output e i costi unitari variabili.

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Il 3 ottobre 2014 l’Istat ha rilasciato le nuove serie annuali dei conti nazionali basate sul nuovo Sistema Europeo del Conti (SEC 2010). Allo stesso tempo, come in altri paesi europei, le serie storiche dei conti nazionali sono state oggetto di una revisione straordinaria, la quale ha beneficiato di miglioramenti nei metodi e nelle fonti (ad esempio, le nuove stime della bilancia dei pagamenti elaborate dalla Banca d’Italia sulla base del nuovo manuale (BPM6)).

Valore aggiunto: il valore aggiunto è dato dal valore della produzione meno il valore dei costi intermedi; consente di misurare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi disponibili per gli impieghi finali.
Valore aggiunto ai prezzi base: Il valore aggiunto ai prezzi base è il saldo tra la produzione ai prezzi base e i costi intermedi valutati ai prezzi d'acquisto. Il prezzo base è l'ammontare che riceve il produttore dalla vendita di un bene o servizio, al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti.
Valore aggiunto al costo dei fattori: il valore aggiunto al costo dei fattori è calcolato sottraendo dal valore aggiunto ai prezzi base le imposte sulla produzione e aggiungendo i contributi alla produzione.

Redditi da lavoro dipendente, retribuzioni e contributi sociali: i redditi da lavoro dipendente (D1) sono definiti come il compenso complessivo, in denaro o in natura, riconosciuto da un datore di lavoro a un lavoratore dipendente, quale corrispettivo per il lavoro svolto da quest'ultimo durante il periodo contabile. Sono ripartiti in: retribuzioni lorde (D11): retribuzioni in denaro, retribuzioni in natura; contributi sociali a carico dei datori di lavoro(D12): contributi sociali effettivi(D121), contributi sociali figurativi(D122).

Consumi delle famiglie: La stima della spesa per consumi finali delle famiglie è il risultato di un complesso lavoro di elaborazione ed integrazione di fonti diverse, quali la rilevazione Istat sui consumi delle famiglie italiane, l'indagine Istat multiscopo, i risultati del cosiddetto "metodo della disponibilità", nonché dati di fonte amministrativa. Per il calcolo degli aggregati in volume, si utilizzano gli indici dei prezzi al consumo. La spesa per consumi finali delle famiglie è presentata secondo la classificazione COICOP (Classificazione dei consumi individuali per funzione) e per durata.

Investimenti fissi lordi: Gli investimenti fissi lordi sono costituiti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti.

Costi e margini per branca di attività economica:
Deflatore dell'output al costo dei fattori:E' ricavato implicitamente come rapporto tra la produzione al costo dei fattori a prezzi correnti e la produzione al costo dei fattori concatenata, con anno di riferimento 2010.
Deflatore dell'input ai prezzi d'acquisto:E' ricavato implicitamente come rapporto tra i costi intermedi ai prezzi d'acquisto correnti e i costi intermedi ai prezzi d'acquisto concatenati, con anno di riferimento 2010.
Costo del lavoro per unità di prodotto:E' dato dal rapporto tra redditi da lavoro dipendente (somma di retribuzioni lorde e oneri sociali) e la produzione.
Costi variabili per unità di prodotto:Sono dati dal rapporto tra la somma dei redditi da lavoro dipendente e i consumi intermedi e la produzione.
Mark-upE' dato dal rapporto tra il deflatore dell'output e i costi unitari variabili.

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