I Conti dei flussi fisici di energia (PEFA, dall'acronimo Physical energy flow accounts) forniscono una rappresentazione completa dei flussi di energia dall'ambiente verso l'economia, all'interno dell'economia e dall'economia verso l'ambiente, espressi in Terajoule. Questi conti consentono di leggere le interazioni tra sistema naturale e sistema antropico connesse all’approvvigionamento, alla trasformazione e all’utilizzo dell’energia, nel rispetto dei principi di contabilità ambientale delineati dal Sistema di contabilità integrata ambientale ed economica (Seea), coerenti con gli standard, le delimitazioni di sistema, le classificazioni e le metodologie proprie dei Conti economici nazionali definiti dal Sistema europeo dei conti (Sec2010). I flussi di energia sono rappresentati nel PEFA distinguendo le risorse naturali, i prodotti e i residui energetici. Per ciascun flusso di energia, l'offerta (risorse) è registrata secondo l'origine e la domanda (impieghi) secondo la destinazione attraverso uno schema matriciale basato sulla struttura delle tavole delle Risorse e degli Impieghi proprie dei conti nazionali monetari.
L’informazione di base per la costruzione del PEFA proviene da due fonti principali, utilizzate congiuntamente: il Bilancio energetico nazionale (BEN) e i Questionari IEA/UNECE/Eurostat sull’energia del Ministero dello Sviluppo economico (MISE).
Il BEN e i Questionari sono ulteriormente integrati con altre fonti al fine di garantire la coerenza con i Conti economici nazionali, fornire stime più accurate di alcuni aggregati, assicurando al contempo il rispetto del principio della residenza, permettere la ripartizione per branca di attività economica e per tipo di utilizzo dei flussi di energia misurati dal PEFA. Si tratta in particolare delle seguenti fonti:
- l’Indagine sugli scambi con l’estero di beni e servizi (Coe), la Rilevazione sul trasporto aereo, la Matrice della produzione a prezzi correnti, i Conti economici dell’agricoltura, i Consumi delle famiglie (componenti dei Conti Economici Nazionali), realizzati dall’Istat;
- l'Indagine sui traporti internazionali di merci e l’Indagine sul turismo internazionale, di Banca d’Italia;
- la Rilevazione sui Consumi finali di prodotti energetici delle imprese (Coen), condotta dall’Istat, in collaborazione con MISE ed ENEA, nel 2012 con riferimento ai consumi del 2011;
- il Bilancio dell’energia elettrica, i dati sui Consumi di energia elettrica per settore merceologico, forniti da TERNA;
- il Registro del parco veicoli, fornito da ACI (Automobile Club d'Italia)
- la pubblicazione Statistiche economiche, energetiche e petrolifere dell’Unione Petrolifera;
- le Statistiche sul trasporto di merci su strada, pubblicate nel datawarehouse Eurostat;
- l'Inventario nazionale delle emissioni dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale).
Il PEFA si distingue da altre statistiche sui flussi di energia, quali ad esempio il Bilancio energetico nazionale, per le seguenti caratteristiche:
- l'estensione della descrizione dei flussi del sistema economico agli scambi con l’ambiente naturale. Nel PEFA sono infatti esplicitate sia l’energia estratta o captata direttamente da risorse energetiche naturali (flussi dall'ambiente all'economia), sia l’energia dissipata nell’ambiente naturale soprattutto in forma di calore, ma anche di materiali energetici solidi, liquidi e gassosi rilasciati volontariamente o involontariamente (flussi dall’economia all’ambiente);
- l'applicazione del principio della residenza. Il PEFA registra i flussi fisici di energia generati dalle attività di tutte le unità residenti, indipendentemente dal luogo geografico in cui avvengono. Sono pertanto stimati ad hoc e inclusi nel PEFA alcuni flussi di energia dovuti all’acquisto di carburanti fuori dal territorio nazionale da parte di unità residenti per attività di trasporto internazionale (marittimo, aereo e terrestre) e dalle famiglie temporaneamente all’estero con mezzi di trasporto propri o noleggiati; corrispondentemente, sono esclusi dal PEFA i flussi di energia dovuti all’acquisto di carburanti sul territorio italiano da parte di unità non residenti;
- l'utilizzazione, congiuntamente con categorie rilevanti dal punto di vista tecnico (quali la modalità nella quale si presenta l’energia dal punto di vista fisico e merceologico e la distinzione tra trasformazione e utilizzo dissipativo), delle principali categorie concettuali proprie dell’analisi economica. In particolare, i dati del PEFA sono organizzati secondo i concetti di accumulazione, scambio con il resto del mondo (import/export), produzione, consumo intermedio e consumo finale propri dei conti economici nazionali, utilizzando, per la caratterizzazione dei produttori, la stessa classificazione delle attività economiche utilizzata negli altri conti nazionali (NACE Rev.2);
- la rappresentazione dei flussi attraverso tavole delle Risorse e degli Impieghi, del tutto simili a quelle dei conti nazionali monetari. Nel PEFA sono, tuttavia, presenti righe e colonne necessarie per la corretta registrazione dei flussi di energia tra ambiente ed economia, non presenti nelle tavole monetarie, e i prodotti energetici sono disaggregati in maniera da rendere possibili analisi di dettaglio.
Terajoule.
Il PEFA registra i flussi di energia generati dalle attività di tutte le unità (attività economiche e famiglie) residenti in Italia , indipendentemente dal luogo geografico in cui avvengono.
Una unità costituisce una unità residente di un paese allorquando essa ha il suo centro di interesse economico prevalente nel territorio economico di tale paese — cioè quando esercita per un lungo periodo (un anno o più) attività economiche su tale territorio (SEC2010 § 1.61).
I casi logicamente impossibili sono segnalati con il flag 'z'.
Le risorse energetiche naturali, i prodotti energetici ed i residui energetici non sono offerti o impiegati da tutti i fornitori o utilizzatori (attività economiche, famiglie, accumulazione, resto del mondo, ambiente). Ad esempio, l'ambiente per definizione è l'unico fornitore di risorse energetiche naturali.
I Conti dei flussi fisici di energia (PEFA, dall'acronimo Physical energy flow accounts) forniscono una rappresentazione completa dei flussi di energia dall'ambiente verso l'economia, all'interno dell'economia e dall'economia verso l'ambiente, espressi in Terajoule. Questi conti consentono di leggere le interazioni tra sistema naturale e sistema antropico connesse all’approvvigionamento, alla trasformazione e all’utilizzo dell’energia, nel rispetto dei principi di contabilità ambientale delineati dal Sistema di contabilità integrata ambientale ed economica (Seea), coerenti con gli standard, le delimitazioni di sistema, le classificazioni e le metodologie proprie dei Conti economici nazionali definiti dal Sistema europeo dei conti (Sec2010). I flussi di energia sono rappresentati nel PEFA distinguendo le risorse naturali, i prodotti e i residui energetici. Per ciascun flusso di energia, l'offerta (risorse) è registrata secondo l'origine e la domanda (impieghi) secondo la destinazione attraverso uno schema matriciale basato sulla struttura delle tavole delle Risorse e degli Impieghi proprie dei conti nazionali monetari.
L’informazione di base per la costruzione del PEFA proviene da due fonti principali, utilizzate congiuntamente: il Bilancio energetico nazionale (BEN) e i Questionari IEA/UNECE/Eurostat sull’energia del Ministero dello Sviluppo economico (MISE).
Il BEN e i Questionari sono ulteriormente integrati con altre fonti al fine di garantire la coerenza con i Conti economici nazionali, fornire stime più accurate di alcuni aggregati, assicurando al contempo il rispetto del principio della residenza, permettere la ripartizione per branca di attività economica e per tipo di utilizzo dei flussi di energia misurati dal PEFA. Si tratta in particolare delle seguenti fonti:
- l’Indagine sugli scambi con l’estero di beni e servizi (Coe), la Rilevazione sul trasporto aereo, la Matrice della produzione a prezzi correnti, i Conti economici dell’agricoltura, i Consumi delle famiglie (componenti dei Conti Economici Nazionali), realizzati dall’Istat;
- l'Indagine sui traporti internazionali di merci e l’Indagine sul turismo internazionale, di Banca d’Italia;
- la Rilevazione sui Consumi finali di prodotti energetici delle imprese (Coen), condotta dall’Istat, in collaborazione con MISE ed ENEA, nel 2012 con riferimento ai consumi del 2011;
- il Bilancio dell’energia elettrica, i dati sui Consumi di energia elettrica per settore merceologico, forniti da TERNA;
- il Registro del parco veicoli, fornito da ACI (Automobile Club d'Italia)
- la pubblicazione Statistiche economiche, energetiche e petrolifere dell’Unione Petrolifera;
- le Statistiche sul trasporto di merci su strada, pubblicate nel datawarehouse Eurostat;
- l'Inventario nazionale delle emissioni dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale).
Terajoule.
Il PEFA si distingue da altre statistiche sui flussi di energia, quali ad esempio il Bilancio energetico nazionale, per le seguenti caratteristiche:
- l'estensione della descrizione dei flussi del sistema economico agli scambi con l’ambiente naturale. Nel PEFA sono infatti esplicitate sia l’energia estratta o captata direttamente da risorse energetiche naturali (flussi dall'ambiente all'economia), sia l’energia dissipata nell’ambiente naturale soprattutto in forma di calore, ma anche di materiali energetici solidi, liquidi e gassosi rilasciati volontariamente o involontariamente (flussi dall’economia all’ambiente);
- l'applicazione del principio della residenza. Il PEFA registra i flussi fisici di energia generati dalle attività di tutte le unità residenti, indipendentemente dal luogo geografico in cui avvengono. Sono pertanto stimati ad hoc e inclusi nel PEFA alcuni flussi di energia dovuti all’acquisto di carburanti fuori dal territorio nazionale da parte di unità residenti per attività di trasporto internazionale (marittimo, aereo e terrestre) e dalle famiglie temporaneamente all’estero con mezzi di trasporto propri o noleggiati; corrispondentemente, sono esclusi dal PEFA i flussi di energia dovuti all’acquisto di carburanti sul territorio italiano da parte di unità non residenti;
- l'utilizzazione, congiuntamente con categorie rilevanti dal punto di vista tecnico (quali la modalità nella quale si presenta l’energia dal punto di vista fisico e merceologico e la distinzione tra trasformazione e utilizzo dissipativo), delle principali categorie concettuali proprie dell’analisi economica. In particolare, i dati del PEFA sono organizzati secondo i concetti di accumulazione, scambio con il resto del mondo (import/export), produzione, consumo intermedio e consumo finale propri dei conti economici nazionali, utilizzando, per la caratterizzazione dei produttori, la stessa classificazione delle attività economiche utilizzata negli altri conti nazionali (NACE Rev.2);
- la rappresentazione dei flussi attraverso tavole delle Risorse e degli Impieghi, del tutto simili a quelle dei conti nazionali monetari. Nel PEFA sono, tuttavia, presenti righe e colonne necessarie per la corretta registrazione dei flussi di energia tra ambiente ed economia, non presenti nelle tavole monetarie, e i prodotti energetici sono disaggregati in maniera da rendere possibili analisi di dettaglio.
Il PEFA registra i flussi di energia generati dalle attività di tutte le unità (attività economiche e famiglie) residenti in Italia , indipendentemente dal luogo geografico in cui avvengono.
Una unità costituisce una unità residente di un paese allorquando essa ha il suo centro di interesse economico prevalente nel territorio economico di tale paese — cioè quando esercita per un lungo periodo (un anno o più) attività economiche su tale territorio (SEC2010 § 1.61).
I casi logicamente impossibili sono segnalati con il flag 'z'.
Le risorse energetiche naturali, i prodotti energetici ed i residui energetici non sono offerti o impiegati da tutti i fornitori o utilizzatori (attività economiche, famiglie, accumulazione, resto del mondo, ambiente). Ad esempio, l'ambiente per definizione è l'unico fornitore di risorse energetiche naturali.