Il 3 ottobre 2014 l’Istat ha rilasciato le nuove serie annuali dei conti nazionali basate sul nuovo Sistema Europeo del Conti (SEC 2010). Allo stesso tempo, come in altri paesi europei, le serie storiche dei conti nazionali sono state oggetto di una revisione straordinaria, la quale ha beneficiato di miglioramenti nei metodi e nelle fonti (ad esempio, le nuove stime della bilancia dei pagamenti elaborate dalla Banca d’Italia sulla base del nuovo manuale (BPM6)).
Input di lavoro:le principali definizioni sull'input di lavoro (SEC2010) riguardano gli occupati interni, le posizioni lavorative e le unità di lavoro. Nel sistema dei conti tali nozioni sono definite sulla base dei concetti di territorio economico e di centro di interesse. Gli input di lavoro devono essere classificati sulla base dell'unità di attività economica a livello locale e dell'unità istituzionale. Gli aggregati cui si riferiscono i dati per la popolazione e gli input di lavoro sono totali annuali. L'approccio italiano alla stima dell'input di lavoro consente di calcolare le posizioni lavorative e le corrispondenti unità di lavoro, che rappresentano la trasformazione a tempo pieno delle prestazioni lavorative offerte, per diverse categorie lavorative, regolari e non regolari, individuabili integrando e confrontando fonti statistiche diverse o utilizzando metodi indiretti di stima.
Popolazione:
La popolazione media annua, utilizzata dai Conti nazionali, risponde alla definizione del Regolamento (UE) n. 549/2013 (capitolo 11). Per un dato anno, la popolazione totale comprende tutte le persone - cittadini italiani o stranieri - stabilite in permanenza nel territorio economico del paese, anche se temporaneamente assenti. Per persona stabilita in permanenza si intende ogni persona che si trovi o abbia l'intenzione di fermarsi nel territorio economico del paese per un periodo pari o superiore a un anno. Per persona temporaneamente assente si intende ogni persona stabilita nel paese che si trovi o abbia l'intenzione di fermarsi, nel resto del mondo per un periodo inferiore a un anno.
La media annua della popolazione totale costituisce una base appropriata per le comparazioni tra paesi e per essere impiegata quale denominatore nelle misurazioni dei conti nazionali pro capite di ampi aggregati quali il Pil, il reddito nazionale o i consumi finali delle famiglie.
Per gli anni 2002-2013, la popolazione totale dei conti nazionali corrisponde alla popolazione statistica diffusa il 14 gennaio del 2015 nella nota informativa “Ricostruzione statistica delle serie regionali di popolazione del periodo 1/1/2002 – 1/1/2014”, http://www.istat.it/it/archivio/145206), e usata come riferimento per i principali aggregati e indicatori macroeconomici.
La ricostruzione statistica delle serie regionali di popolazione del periodo 1/1/2002-1/1/2014 si è resa necessaria per non distorcere le stime con perturbazioni dovute non a fenomeni reali ma a procedure amministrative che generalmente comportano una rettifica delle posizioni anagrafiche successivamente alla data del Censimento. I fenomeni di rettifica delle anagrafi negli anni successivi al Censimento del 2011 hanno comportato, in particolare, la re-iscrizione in anagrafe nel 2012 e soprattutto nel 2013 di persone non censite ma effettivamente residenti nel comune alla data del Censimento che ha causato un repentino rialzo della popolazione residente nel periodo postcensuario.
Dal 1 gennaio 2014, i dati messi a disposizione sono allineati alle risultanze delle “Rilevazioni sul movimento e calcolo della popolazione residente” e alle risultanze delle “Rilevazioni sulla struttura per età della popolazione residente”.
Il 3 ottobre 2014 l’Istat ha rilasciato le nuove serie annuali dei conti nazionali basate sul nuovo Sistema Europeo del Conti (SEC 2010). Allo stesso tempo, come in altri paesi europei, le serie storiche dei conti nazionali sono state oggetto di una revisione straordinaria, la quale ha beneficiato di miglioramenti nei metodi e nelle fonti (ad esempio, le nuove stime della bilancia dei pagamenti elaborate dalla Banca d’Italia sulla base del nuovo manuale (BPM6)).
Input di lavoro:le principali definizioni sull'input di lavoro (SEC2010) riguardano gli occupati interni, le posizioni lavorative e le unità di lavoro. Nel sistema dei conti tali nozioni sono definite sulla base dei concetti di territorio economico e di centro di interesse. Gli input di lavoro devono essere classificati sulla base dell'unità di attività economica a livello locale e dell'unità istituzionale. Gli aggregati cui si riferiscono i dati per la popolazione e gli input di lavoro sono totali annuali. L'approccio italiano alla stima dell'input di lavoro consente di calcolare le posizioni lavorative e le corrispondenti unità di lavoro, che rappresentano la trasformazione a tempo pieno delle prestazioni lavorative offerte, per diverse categorie lavorative, regolari e non regolari, individuabili integrando e confrontando fonti statistiche diverse o utilizzando metodi indiretti di stima.
Popolazione:
La popolazione media annua, utilizzata dai Conti nazionali, risponde alla definizione del Regolamento (UE) n. 549/2013 (capitolo 11). Per un dato anno, la popolazione totale comprende tutte le persone - cittadini italiani o stranieri - stabilite in permanenza nel territorio economico del paese, anche se temporaneamente assenti. Per persona stabilita in permanenza si intende ogni persona che si trovi o abbia l'intenzione di fermarsi nel territorio economico del paese per un periodo pari o superiore a un anno. Per persona temporaneamente assente si intende ogni persona stabilita nel paese che si trovi o abbia l'intenzione di fermarsi, nel resto del mondo per un periodo inferiore a un anno.
La media annua della popolazione totale costituisce una base appropriata per le comparazioni tra paesi e per essere impiegata quale denominatore nelle misurazioni dei conti nazionali pro capite di ampi aggregati quali il Pil, il reddito nazionale o i consumi finali delle famiglie.
Per gli anni 2002-2013, la popolazione totale dei conti nazionali corrisponde alla popolazione statistica diffusa il 14 gennaio del 2015 nella nota informativa “Ricostruzione statistica delle serie regionali di popolazione del periodo 1/1/2002 – 1/1/2014”, http://www.istat.it/it/archivio/145206), e usata come riferimento per i principali aggregati e indicatori macroeconomici.
La ricostruzione statistica delle serie regionali di popolazione del periodo 1/1/2002-1/1/2014 si è resa necessaria per non distorcere le stime con perturbazioni dovute non a fenomeni reali ma a procedure amministrative che generalmente comportano una rettifica delle posizioni anagrafiche successivamente alla data del Censimento. I fenomeni di rettifica delle anagrafi negli anni successivi al Censimento del 2011 hanno comportato, in particolare, la re-iscrizione in anagrafe nel 2012 e soprattutto nel 2013 di persone non censite ma effettivamente residenti nel comune alla data del Censimento che ha causato un repentino rialzo della popolazione residente nel periodo postcensuario.
Dal 1 gennaio 2014, i dati messi a disposizione sono allineati alle risultanze delle “Rilevazioni sul movimento e calcolo della popolazione residente” e alle risultanze delle “Rilevazioni sulla struttura per età della popolazione residente”.